Il Giovedì Santo è il giorno dedicato alla visita dei Repositori, termine che dopo il Concilio Vaticano II ha sostituito il vocabolo Sepolcri in quanto il giovedì Santo non viene venerato il Cristo morto ma Gesù vivo nel sacramento dell'Eucarestia.
Proprio a causa di questa nuova interpretazione ecclesiastica, Terlizzi ha dovuto abbandonare una importante tradizione legata al Giovedì Santo e alla Madonna Addolorata, sulla quale non voglio anticipare nulla in attesa di maggiori dettagli.
Invece è rimasta immutata la tradizionale visita alle "sette chiese", espressione che a Terlizzi indica per antonomasia l'esercizio della visita dei Repositori.
In passato, come ricordano i più grandi, il Giovedì Santo tutte le chiese della città erano aperte per esporre l'Eucarestia; oggi invece l'esposizione è limitata alle sole parrocchie della città che sono per l'appunto sette.
I Repositori possono essere visitati una volta terminata la funzione della "lavanda dei piedi", e la visita può essere individuale o comunitaria. Le visite comunitarie sono organizzate da ciascuna parrocchia con l'eventuale confraternita che vi esercita. Durante il tragitto da una chiesa all'altra un membro del gruppo suona la troccola (in dialetto terlizzese "la trozzuə" ) tipico strumento della Settimana Santa tarantina che viene suonato a Terlizzi solo la sera del Giovedì Santo.
Giunti in chiesa si effettua un momento di adorazione con la lettura, in ciascuna delle sette parrocchie, di una delle sette preghiere presenti nel libretto "Preghiamo fratelli - Momenti eucaristici per il Giovedì Santo" o le successive ristampe.
venerdì 29 aprile 2011
giovedì 21 aprile 2011
lunedì 18 aprile 2011
Foto della processione dell'Addolorata (15 aprile 2011)
Quelle che seguono sono alcune delle foto relative alla processione dell'Addolorata svoltasi venerdì 15 aprile 2011 a Terlizzi e tratte dall'album Foto della processione dell'Addolorata a Terlizzi del blog principale.
Il simulacro dell'Addolorata è uscito dalla chiesa confraternale di Sant'Ignazio alle ore 18.30 per poi procedere lenta verso il Calvario (viale Roma)
Mons. Gaetano Valente, sacerdote dalla veneranda età di 92 anni, ha seguito l'intera processione dell'Addolorata fino all'arrivo al Calvario (ore 21.00 circa)
Al passaggio della processione sono state aperte le porte del santuario della Madonna del Rosario dove è venerata l'altra statua dell'Addolorata portata in processione il Venerdì Santo.
Dietro la Madonna un coro di giovane donne intonava il canto "A Maria Desolata"
Quando la processione è arrivata al Calvario, è stato aperto il cancelletto dell'edificio neogotico e don Gaetano Valente, padre spitituale della Confraternita di S. Gioacchino, ha letto la preghiera alle cinque croci.
Al termine della preghiera, verso le 21.20, don Gaetano ha augurato ai fedeli una buona Pasqua e ha ricordato quando le cinque croci ora al calvario arrivarono a Terlizzi portate da San Alfonso de Liguori.
Successivamente la processione è continuata con il ritorno della Madonna alla chiesa di S. Ignazio avvenuta verso le 22.30
Il prima possibile pubblicherò il video della processione.
Il simulacro dell'Addolorata è uscito dalla chiesa confraternale di Sant'Ignazio alle ore 18.30 per poi procedere lenta verso il Calvario (viale Roma)
Mons. Gaetano Valente, sacerdote dalla veneranda età di 92 anni, ha seguito l'intera processione dell'Addolorata fino all'arrivo al Calvario (ore 21.00 circa)
Al passaggio della processione sono state aperte le porte del santuario della Madonna del Rosario dove è venerata l'altra statua dell'Addolorata portata in processione il Venerdì Santo.
Dietro la Madonna un coro di giovane donne intonava il canto "A Maria Desolata"
Quando la processione è arrivata al Calvario, è stato aperto il cancelletto dell'edificio neogotico e don Gaetano Valente, padre spitituale della Confraternita di S. Gioacchino, ha letto la preghiera alle cinque croci.
Al termine della preghiera, verso le 21.20, don Gaetano ha augurato ai fedeli una buona Pasqua e ha ricordato quando le cinque croci ora al calvario arrivarono a Terlizzi portate da San Alfonso de Liguori.
Successivamente la processione è continuata con il ritorno della Madonna alla chiesa di S. Ignazio avvenuta verso le 22.30
Il prima possibile pubblicherò il video della processione.
Testo e foto di Francesco De Nicolo
domenica 10 aprile 2011
Via Crucis nel centro storico di Terlizzi
Nell'affascinante ambientazione del centro storico della città di Terlizzi, lo scorso venerdì 8 aprile 2011, si è svolta la Via Crucis, la via della croce, cammino percorso con l'intento di rievocare, nel silenzio e nella preghiera, le tappe del lungo itinerario che Gesù Cristo percorse tra Gerusalemme al monte Calvario portando la pesante croce di legno.
Partita dai piedi della Torre dell'Orologio alle 20.30, la Via Crucis è proseguita raggiungendo Via Mafalda di Savoia, luogo della prima stazione (La condanna a morte di Gesù).
In ciascuna delle stazioni un'immagine realizzata dai coniugi Giovanni Morgese e Maria Bonaduce, rievocava la particolare scena evangelica.
Oltre a tuti i parroci della città, ha partecipato alla Via Crucis anche Mons. Luigi Martella
Giunti alla quarta stazione (Gesù incontra la Madre) è stato letto un brano che mi ha particolarmente colpito e che voglio riportarvi qui di seguito:
Fare la Via Crucis nel centro storico di Terlizzi è stata una bellissima idea e spero che verrà replicata e che il già cospicuo numero di fedeli che vi ha partecipato, possa crescere sempre più.
Partita dai piedi della Torre dell'Orologio alle 20.30, la Via Crucis è proseguita raggiungendo Via Mafalda di Savoia, luogo della prima stazione (La condanna a morte di Gesù).
In ciascuna delle stazioni un'immagine realizzata dai coniugi Giovanni Morgese e Maria Bonaduce, rievocava la particolare scena evangelica.
Oltre a tuti i parroci della città, ha partecipato alla Via Crucis anche Mons. Luigi Martella
Giunti alla quarta stazione (Gesù incontra la Madre) è stato letto un brano che mi ha particolarmente colpito e che voglio riportarvi qui di seguito:
Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio si presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:
"Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 Euro
Per aver riordinato la cameretta: 1,50 Euro
Per essere andato a comprare il latte: 0,50 Euro
Per aver badato alla sorellina (3 pomeriggi): 3 Euro
Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: 2 Euro
Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: 1 Euro
Totale: 9 Euro
La mamma fissò il figlio negli occhi teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e sul retro del foglietto scrisse:
"Per averti portato in grembo 9 mesi: 0 Euro
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri malato: 0 Euro
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 Euro
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 Euro
Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: 0 Euro
Per la vita che ti do ogni giorno: 0 Euro"
Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "Pagato". Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.
Fare la Via Crucis nel centro storico di Terlizzi è stata una bellissima idea e spero che verrà replicata e che il già cospicuo numero di fedeli che vi ha partecipato, possa crescere sempre più.
Foto e testo di Francesco De Nicolo
Settenario all'Addolorata: 8-14 aprile 2011
Anche a Terlizzi lo scorso venerdì 8 aprile è iniziato il Settenario in onore dell'Addolorata. Questo viene recitato nel Santuario della Regina del SS. Rosario dove è venerato il simulacro dell'Addolorata portata in processione il Venerdì Santro.
Il Settenario viene recitato ogni pomeriggio alle 18.15 . Presiede don Roberto de Bartolo padre spirituale della Confraternita del SS. Rosario.
Al termine del Settenario viene intonato il tradizionale Canto alla Desolata, inno di origine bitontina che è largamente in uso durante i riti quaresimali terlizzesi.
Il Settenario viene recitato ogni pomeriggio alle 18.15 . Presiede don Roberto de Bartolo padre spirituale della Confraternita del SS. Rosario.
Al termine del Settenario viene intonato il tradizionale Canto alla Desolata, inno di origine bitontina che è largamente in uso durante i riti quaresimali terlizzesi.
Testo e foto di Francesco De Nicolo
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